Nonostante si tratti di un percorso intenso, la carriera accademica che si traduce anche in un dottorato di ricerca all’estero, continua ad avere il suo fascino e un grande numero di studenti ad essa interessati. Chiamato anche PhD, il dottorato di ricerca è quasi un passaggio obbligatorio per chi vuole continuare a fare ricerca in un contesto universitario internazionale.
Frequentare un dottorato di ricerca all’estero, quindi, è un’esperienza che vale la pena vivere sotto ogni punto di vista. Alcuni dei paesi che si candidano ad ospitare dottorandi da tutte le parti del mondo sono gli Stati Uniti, il Canada, l’Inghilterra e alcuni paesi dell’Europa.
Nelle prossime righe, quindi, abbiamo deciso di raccogliere tutte le informazioni che ti serviranno per capire come entrare in un dottorato di ricerca all’estero e quali sono i requisiti da rispettare.
Cos’è un dottorato di ricerca?
Il dottorato di ricerca, quindi, non è altro che il massimo grado universitario raggiungibile. Si tratta di una qualifica che può essere ottenuta in paesi che presentano un sistema di formazione anglosassone come Gran Bretagna, Canada, Australia, Stati Uniti e Nuova Zelanda.
Per accedere ad un dottorato di ricerca all’estero, quindi, è necessario essere in possesso di un Master Degree, di un Bachelor oppure di un titolo equipollente in Italia. Si tratta di un titolo che viene rilasciato a chi è in grado di produrre un lavoro indipendente e contribuisce allo sviluppo di un determinato settore.
Durante l’esperienza del dottorato di ricerca, quindi, lo studente si occuperà di analizzare la letteratura su un dato argomento, raccogliere informazioni e cercare di trovare dei risultati. Al termine del percorso, il candidato dovrà produrre una tesi frutto del lavoro svolto negli anni del dottorato.
Dottorato di ricerca all’estero: requisiti
Devi sapere che un dottorato di ricerca all’estero ha una durata tra i 3 e i 5 anni. La buona notizia è che, durante questo periodo, il dottorando riceverà un’ampia retribuzione di cui parleremo più avanti nel dettaglio.
Ma quali sono i requisiti necessari per iniziare un’esperienza di questo tipo? I requisiti di ammissione per poter accedere ad un dottorato di ricerca all’estero sono i seguenti:
- Requisiti accademici: aver conseguito un Bachelor oppure un Master con eccellenti valutazioni
- Competenze linguistiche: il livello di inglese per partecipare ad un PhD è elevato e deve essere comprovato dalla presenza di una certificazione come l’IELTS
- Referenze e Personal Statement
- Esperienza nel campo della ricerca e/o pubblicazioni
Una volta che si è in possesso di tutti i requisiti, lo step successivo è quello di trovare l’università più appropriata in base all’ambito accademico di interesse, attraverso cui accedere ad un dottorato di ricerca.
Dottorato di ricerca all’estero: come entrare
Saprai sicuramente che, nella maggior parte dei paesi del mondo, il ruolo del dottorando di ricerca non è unicamente quello di seguire delle lezioni come avviene durante il percorso universitario. L’obiettivo di questa figura è quello di sviluppare un progetto di ricerca attraverso il sostegno dell’università stessa, di un tutor e di un team organizzato.
Si tratta di un percorso piuttosto complesso che deve essere affrontato con la giusta consapevolezza, soprattutto prima di entare in una università.
Il primo step è quello di realizzare una Research Proposal efficace in maniera tale che venga considerata valida da parte dell’istituto a cui vuoi iscriverti. In un secondo momento, invece, dovresti curare i rapporto con i professori che, molto probabilmente, diventeranno i tuoi punti di riferimento durante il percorso di dottorando.
Parallelamente, è bene fare una valutazione delle diverse università a tua disposizione in maniera tale da scegliere le strutture che accolgono i programmi migliori, affinché tu possa fare la scelta migliore per il tuo futuro.
Terminata questa fase, è importante avere una serie di requisiti come:
- un livello minimo di inglese, così come richiesto dall’Università a cui si è presentata la domanda
- la presentazione di una proposta di ricerca
- aver svolto un’esperienza rilevante nel settore (non sempre si tratta di un requisito richiesto dalle università)
- avere esperienza di ricerca e delle pubblicazioni potrebbe facilitare l’ingresso in un PhD all’estero.
Dottorato di ricerca all’estero: stipendio
C’è da dire che il dottorato di ricerca all’estero, rispetto a quanto avviene in Italia, è equiparato ad un vero e proprio lavoro, soprattutto quando si parla di stipendio. Infatti, il PhD prevede uno stipendio medio di €2.000 nei paesi nordici come Belgio, Olanda e paesi scandinavi. Anche il dottorato di ricerca in Svizzera prevede stipendi piuttosto elevati, a fronte di un costo della vita decisamente più alto.
Tuttavia, spesso è necessario trovare una borsa di studio oppure un assegno di ricerca che sia in grado di pagare uno stipendio mensile al dottorando.
Oltre allo stipendio durante la tua esperienza di dottorato, un altro aspetto di cui tener conto è quanto si guadagna una volta terminato il PhD all’estero. Anche in questo caso, l’Italia è il fanalino di coda con stipendi che si aggirano intorno ai €1.500 € al mese. Mentre,, fuori dai confini del nostro paese, è molto più facile arrivare anche a €2.295.
Ad esempio, in paesi come USA, Canada e Regno Unito, lo stipendio annuo di un dottorato è rispettivamente di: €51.000, €25.600 e €22.500.
Dottorato di ricerca all’estero: equipollenza
Se la tua intenzione è quella di frequentare un dottorato di ricerca all’estero oppure hai già conseguito il tuo PhD, è importante considerare un altro aspetto: l’equipollenza. Per equipollenza si intende l’equiparazione del dottorato di ricerca conseguito all’estero con il medesimo titolo italiano. Per ottenere l’equipollenza è necessario ricevere la dichiarazione di valore dell’ambasciata che prevede una serie di passaggi:
- Rilascio del certificato in cui si attesta di aver ottenuto il titolo di dottore di ricerca
- Fotocopia autenticata del certificato che deve essere portata al Ministero dell’Istruzione del paese in cui hai ottenuto il titolo
- Ottenimento dell’apostille presso il Ministero degli Esteri per estenderne la validità legale anche ai paesi esteri
- Traduzione in italiano della copia del certificato autenticata proveniente da un traduttore con la sua firma
- Consegna della documentazione presso l’ambasciata che in pochi giorni farà la dichiarazione di valore in loco
- Inoltro della dichiarazione al MIUR
Dottorato di ricerca in America
Pensi all’America come luogo per il tuo dottorato? Ci sono una serie di informazioni che devi assolutamente conoscere. In primis, le date di scadenza entro cui presentare la domanda: alcune università più ambite, fissano le scadenze per novembre. Invece, tutte le altre università prediligono scadenze tra dicembre e gennaio, senza essere troppo fiscali.
Per preparare la domanda di ammissione, invece, oltre al TOEFL molte università chiedono anche il GRE e il GRE Subject Test. Inoltre, sarà necessario fare anche una valutazione dei titoli di studio precedenti. Infine, per frequentare un dottorato in America è obbligatorio preparare uno Statement of Purpose, una lettera motivazionale che spieghi il perché si è interessati al PhD a cui si sta applicando e in cui bisogna essere molto diretti. Una volta inoltrata la domanda, sarà sufficiente attendere l’esito che potrà pervenire anche dopo mesi.
Dottorato di ricerca in Canada
Anche il Canada è un’ottima destinazione per il tuo percorso di dottorato all’estero, un’occasione più unica che rara per poter vivere in un contesto multiculturale e di eccellenza nel campo della ricerca.
Devi sapere che, una volta completato il percorso di dottorato in Canada, in qualità di studente avrai diritto ad un permesso di lavoro post-laurea che ti consentirà di rimanere nel paese per un massimo di 3 anni e acquisire importanti esperienze lavorative.
Per accedere ad un dottorato di ricerca in Canada, quindi, è necessario essere in possesso di una serie di requisiti. Ad esempio, dovrai avere un Master da un’università riconosciuta, la prova della conoscenza del francese e dell’inglese, un punteggio eccellente negli esami come il GMAT e il GRE. Inoltre, avrai bisogno di documenti come una lettera di raccomandazione da almeno due persone coinvolte in ambito accademico, pubblicazioni accademiche, CV dettagliato, i risultati che attestano le tue competenze linguistiche.
Dottorato di ricerca in Inghilterra
L’Inghilterra è sicuramente una delle mete più apprezzate quando si tratta di frequentare un dottorato di ricerca all’estero. Innanzitutto, è bene sapere che il percorso può essere affrontato secondo due modalità: full-time, attraverso un programma di 3 anni oppure part-time, con una durata di 6 anni.
Tra i criteri di ammissione ad un programma PhD in Inghilterra c’è sicuramente il possesso di una laurea Undergraduate e di un Master. Ovviamente, è necessario anche che le competenze linguistiche siano attestate da un certificato IELTS con un punteggio minimo di 7.0.
Agli studenti viene richiesto di presentare un progetto di ricerca, i metodi attraverso cui condurla e gli aspetti che saranno trattati. In ogni caso, un percorso di PhD in Inghilterra potrebbe costare anche fino a €6.000 all’anno.
Oltre alla laurea, al master e ai certificati, dovrai essere anche in possesso di pubblicazioni accademiche, referenze accademiche, personal statement.
Dottorato di ricerca in Europa
Infine, anche l’Europa è un continente che offre incredibili opportunità ai ricercatori e agli studenti di tutto il mondo per poter frequentare un dottorato di ricerca di ottimo livello.
Anche in questo caso, è necessario essere in possesso di un Master oppure di un titolo equipollente, anche se in alcuni casi è sufficiente una laurea. Inoltre, è fondamentale avere una proposta di ricerca unica e di sapere in che modo il tuo lavoro può contribuire a dare valore ad una ricerca sul campo.
Per portare a termine un dottorato di ricerca in Europa, ci vorranno almeno 4 anni anche se ci sono programmi che vanno da un minimo di 3 ad un massimo di 5. La buona notizia è che, spesso, le tasse sono piuttosto basse o totalmente inesistenti. In ogni caso, ci sono buone probabilità che ci siano borse di studio o altre forme di sovvenzioni che consentiranno agli studenti di iniziare un percorso di questo tipo.
Le mete più apprezzate in Europa per frequentare un PhD sono: Germania, Francia, Spagna e Paesi Bassi.
Dottorato di ricerca all’estero: differenze rispetto all’Italia
Le differenze tra un dottorato di ricerca in Italia e uno all’estero non sono molte. In linea generale, se il tuo obiettivo è quello di portare a termine una tesi ad alto contenuto teorico, l’Italia è un paese che potrà darti delle importanti opportunità. Invece, nel caso in cui il tuo percorso necessiti di laboratori attrezzati e di alto livello, pensare all’estero come sede dei tuoi studi è sicuramente una valutazione da fare.
Sicuramente, tra le differenze più importanti da sottolineare c’è quella dello stipendio. Come anticipato, in Italia, lo stipendio medio di un dottorando si aggira intorno ai €1.200, mentre all’estero la media è di circa €3.000. Tuttavia, in paesi come USA, Canada e Regno Unito, vi è una differenza considerevole, in quanto lo stipendio annuo di un dottorato è rispettivamente di: €51.000, €25.600 e €22.500.
Un altro fattore di cui tener conto è anche il percorso post-dottorato. In Italia, gli stipendi post-dottorato spesso non superano i €1.500; all’estero, invece, chi è in possesso di un dottorato può arrivare anche a €2.295.
Dottorato di ricerca all’estero: opinioni
Stai valutando di intraprendere un percorso PhD all’estero, ma non sai se questa è la strada giusta per te? Ecco alcune testimonianze dai nostri studenti.
Gabriele Guarnaccia
PhD in Rigenerazione Muscolare @ Stanford University
“Ho deciso di conseguire un PhD negli Stati Uniti perché credo che questa opportunità mi aprirà in futuro molte strade per la mia carriera e soprattutto perché ci sono molte più possibilità offerte da università estere rispetto alle università italiane, che offrono meno finanziamenti alla ricerca nel mio settore. Quindi, credo che per me questa sia stata la scelta migliore. Il percorso di applicazione per un dottorato di ricerca all’estero è molto lungo ed impegnativo, senza le giuste persone al proprio fianco è difficile riuscire a massimizzare le possibilità di successo. Quindi consiglio vivamente UNI Student Advisors, che mi ha dato un supporto eccezionale durante tutto il mio percorso, sia dal punto di vista professionale che economico.”
Guarda l’intervista completa con Gabriele nel nostro canale Youtube!
Manuela Pacciarini
PhD in Health Studies @ Swansea University
“Dal punto di vista scientifico la tipologia di ricerca è migliore nel Regno Unito rispetto all’Italia, anche la qualità dei laboratori è molto più alta in UK rispetto all’Italia. La differenza è molto marcata anche dal tipo di rapporto che si sviluppa con il professore. In Italia la maggior parte dei professori pretende che voi sappiate fare tutto dal primo momento, mentre in UK i professori e i Supervisor vi accompagnano durante tutto il vostro percorso di crescita. Non abbiate paura della lingua se avete intenzione di applicare per un PhD all’estero, perché solo vivendo in un paese anglofono imparerete la lingua. Non vi fate spaventare se non sapete usare determinati strumenti o determinate tecniche, durante il percorso imparerete tutto durante il vostro percorso.”
Guarda l’intervento di Manuela durante il webinar dedicato al PhD all’estero!